Questo mese ho avuto l’opportunità di intervistare Gianluca Gotto creatore del blog Mangia Vivi Viaggia, e con l’occasione ho cercato di capire ancora di più che cosa significhi realmente vivere viaggiando.
Scrittore, copywriter e blogger che ha scelto di vivere viaggiando.
Ho sempre ammirato Gianluca per il suo coraggio e la sua voglia di non arrendersi all’idea di una vita preconfezionata.
Grazie al suo primo libro LE COORDINATE DELLA FELICITà personalmente ho preso coraggio per fare una delle scelte più importanti della mia vita e non potrò mai smettere di ringraziarlo.
Quindi chi meglio di lui può ispirarci per vivere una vita liberi che rispecchi i nostri sogni e desideri?
Ciao Gianluca innanzitutto ti ringrazio per aver accettato la mia intervista. Inizio subito chiedendoti chi è, e cosa fa Gianluca Gotto adesso?
Ciao Arianna, grazie a te per l’invito.
Sono un nomade digitale, vivo viaggiando dal 2015. Mi mantengo lavorando in remoto, e il mio lavoro è anche la mia più grande passione: la scrittura.
Ho iniziato scrivendo articoli per siti web, oggi mi occupo principalmente dei miei libri e del blog che ho lanciato insieme alla mia compagna Claudia: Mangia Vivi Viaggia.
Quali sono state le motivazioni che ti hanno portato a scegliere di lasciare le tue “sicurezze” in Italia per vivere una vita nomade?
Avevo il grande desiderio di esplorare il mondo e mettermi alla prova in tanti contesti diversi prima di scegliere un’unica strada su cui fermarmi. La sola idea di decidere, a vent’anni, di prendere una direzione e non cambiarla più mi terrorizzava.
Così ho deciso di lasciare casa molto giovane e andare a lavorare all’estero per conquistare la mia indipendenza e capire che forma avesse la mia felicità.
Condividi la tua vita con Claudia, quanto pensi sia stato importante averla al tuo fianco nella scelta di cercare le coordinate della tua felicità?
È stato fondamentale. Come dico spesso, Claudia è la mia più grande fortuna. Senza di lei nulla sarebbe stato così luminoso e certamente ora non sarei qui a scrivere e pubblicare libri.
Lei è stata un supporto costante sia nella vita privata, sia nella vita professionale. Credo che entrambi avremmo intrapreso un percorso alternativo anche se fossimo stati da soli, ma l’unica certezza che ho riguarda la mia gratitudine nell’aver condiviso insieme questo viaggio lungo più di dieci anni.
Le tue parole sono motivo di ispirazione per moltissimi giovani che aspirano ad una vita “diversa” da quella convenzionale e sognando di vivere viaggiando? quali domande consiglieresti di porsi, a chi sente che la propria vita non rispecchia ciò che davvero desidera fare?
Credo che la prima domanda che bisogna porsi sia sempre: perché lo sto facendo? In ogni situazione, in ogni momento, dovremmo sempre essere consapevoli del motivo per cui ci comportiamo in un certo modo e viviamo una certa vita.
Questa semplice domanda, se affrontata seriamente, conduce a un risveglio di consapevolezza.
Può farti capire che stai vivendo con il pilota automatico e metterti di fronte alla verità: magari non sei felice ed è ora di cambiare.
Nel tuo libro le coordinate della felicità, racconti di quando hai scoperto il lavoro del web writer, cosa consiglieresti a chi vuole approcciarsi a questo mestiere?
Riporto il consiglio che scoprii nell’ottimo “On Writing” di Stephen King, uno dei miei scrittori preferiti: “Per imparare a scrivere bene bisogna leggere tanto e scrivere tanto. Non conosco altri modi”. Credo che sia assolutamente vero.
Qual’è la cosa che più ami del tuo lavoro e quale invece meno?
Ciò che più amo del mio lavoro è che non lo considero un lavoro. È una passione che mi consente di sostenermi e vivere una vita che non avrei mai nemmeno sognato di poter avere. Non ci sono aspetti negativi, sarei davvero ingrato se trovassi anche solo un motivo per lamentarmi!
Quale è stata la lezione più importante che hai imparato da quando sei in viaggio?
Che il mondo è grande e pieno di opportunità.
Quando non viaggi tendi a convincerti che l’unica realtà esistente sia quella in cui ti trovi. Se questa non ti piace, o addirittura ti deprime, essere felice diventa molto complicato.
Viaggiare ti mostra che la vita è davvero piena di percorsi da seguire. E chissà, magari se non ti sei ancora realizzato non è perché sei sbagliato, ma perché è sbagliata la strada su cui ti trovi.
Questo 2020 è stato un anno “diverso”. Quali cambiamenti ha portato nella vostra vita e nel vostro modo di vivere il viaggio?
Nella nostra vita non ci sono stati grandi cambiamenti. Il nostro stile di vita ci ha consentito di continuare a essere liberi.
Si può viaggiare, anche in questo periodo. Ci sono molte limitazioni e qualche ostacolo da affrontare, ma per un nomade digitale è fattibile. Anche per questo motivo amo la vita che mi sono costruito.
Adesso vi trovate in Costa Rica per una nuova avventura. Quali sono i vostri progetti per questo 2021? come pensi possa cambiare il turismo dopo questo periodo?
Non facciamo molti progetti per il futuro. Abbiamo dei piani personali che preferiamo tenere per noi, mentre per quello che riguarda il viaggio navighiamo a vista finché tutto non sarà più chiaro.
Diciamo che il centro-America ci piace e probabilmente trascorreremo qui anche i prossimi mesi.
Questa piccola parte è dedicata a tutti i viaggiatori che desiderano provare a cambiare la propria vita e che sognano di vivere una vita viaggiando.
A te che stai leggendo: ricordati sempre che solo perché qualcosa non sta accadendo adesso non significa che non accadrà mai.
La vita è una continua evoluzione, nulla resta mai uguale a se stesso. Cambiare non è solo possibile, è anche necessario per rimanere in armonia con questo divenire.
E allora, concentrati su ciò che puoi controllare e smetti di preoccuparti per ciò che non dipende da te. Sii paziente ma al tempo stesso passa all’azione. Se lo farai, la situazione migliorerà.
Grazie mille Gianluca!
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