Sapevi che uno dei luoghi del cuore di Tiziano Terzani era l‘Orsigna in Toscana? Mi sono avvicinata a Tiziano Terzani e ai suoi libri in età già adulta, ma sono fermamente convinta che il primo libro che ho letto “Un indovino mi disse”, sia arrivato al momento giusto.
Karma, destino, coincidenze…in qualsiasi modo si voglia chiamare, leggere i libri di Terzani ha cambiato per sempre qualcosa all’interno della mia anima. Immagina il mio stupore quando ho scoperto che uno dei suoi luoghi del cuore era proprio a due passi da casa mia, in Orsigna!
Ho aspettato del tempo per andarci, ho dovuto sentirmi pronta.
Quel giorno è arrivato lunedì 1 novembre 2021, dopo 2 anni di pandemia, in una giornata di pioggia battente.
Uno di quei giorni in cui l’unica cosa di cui avresti voglia è rimanere tra le mura di casa, magari a guardare un bel film o leggere un libro, coccolato da una buona tisana e una coperta in pile.
E invece mi sono svegliata e la prima cosa che ho fatto è stata quella di dire a Francesco: “andiamo a vedere l’albero con gli occhi di Tiziano Terzani in Orsigna?” quando si parla di bosco e natura Francesco non dice mai di no, se poi ci mettiamo insieme Terzani, che è uno dei suoi scrittori preferiti, il gioco è fatto.
Siamo partiti così, sotto la pioggia, inconsapevoli del fatto che quella che sembrava una giornata come tante, in realtà si sarebbe rivelata piena di sorprese, ma soprattutto un giorno che difficilmente avremo dimenticato.
Valle dell’Orsigna
Ma andiamo per ordine.
Quello che leggerai nelle prossime righe sarà il resoconto della nostra giornata nella valle dell’Orsigna sulle tracce del sentiero di Tiziano Terzani.
Inserirò le indicazioni per raggiungere l’albero, dove mangiare ma soprattuto voglio mettere nero su bianco quello che questo luogo mi ha lasciato.
Ovviamente questo è il MIO pensiero e le mie sensazioni, che non per forza saranno uguali a quelle che potrai vivere tu se deciderai di visitare l’Orsigna e l’albero con gli occhi.
Se vuoi avere un post da salvare con le indicazioni per raggiungere l’albero con gli occhi, ne ho fatto uno apposito su Instagram!
Orsigna come arrivare
L’Orsigna si trova sull’appennino-tosco emiliano, in provincia di Pistoia.
Si tratta di un piccolo borgo a 800 mt di altitudine, che viene preso come base per varie escursioni e trekking che percorrono molti dei boschi della zona.
Per raggiungere l’Orsigna in auto basta impostare sul navigatore Orsigna o in alternativa Pracchia, altra località nelle immediate vicinanze e vi si arriva tramite la SS66 e successivamente sulla SP632.
Una volta a Orsigna inserisci Case Cucciani, continua a leggere per scoprire il perchè!
In alternativa si può prendere il treno e scendere a Pracchia, ma se deciderai di prendere il treno fai attenzione agli orari perché non sono molti i treni che raggiungono questa località toscana.
Orsigna Tiziano Terzani
Foliage in Orsigna Bosco Orsigna La magia del sentiero verso l’Albero con gli occhi
La nostra idea iniziale era quella di visitare il sentiero e l’albero appena arrivati, e subito dopo fermarci per il pranzo in un ristorantino delle zona, dove ci avevano decantato i famosi tortelli dell’Orsigna.
Abbiamo però commesso un errore.
Per arrivare in alla casa di Tiziano Terzani, che aimè non abbiamo fatto in tempo a vedere a causa del tempo, hai due possibilità.
- Arrivare direttamente a case Cucciani e parcheggiare l’auto negli appositi spazi per poi proseguire nel sentiero.
- Oppure arrivare in Orsigna, parcheggiare l’auto e prendere il sentiero CAI n 5° per una bellissima camminata nel bosco che porta direttamente all’albero.
In situazioni diverse, avremmo sicuramente scelto la seconda opzione, ma visto il tempo avverso abbiamo obbligatoriamente optato per la prima!
Questo sarà un ottimo motivo per tornare nella zona durante la primavera.
Non avendo programmato niente in anticipo, abbiamo inserito l’albero con gli occhi nelle coordinate Gps.
Bene, non farlo!
Sicuramente porterà anche quello alla casa sull’albero, molto probabilmente farà parte del sentiero CAI anche se non abbiamo visto indicazioni, ma non è quella la via giusta se si arriva in auto.
Per arrivare al sentiero inserisci Case Cucciani sul navigatore.
Una volta arrivato ad Orsigna devi iniziare la salita attraverso i tornanti sul monte.
Sarebbe sciocco non parlare della bellezza del bosco di questo periodo.
Man mano che salirai il paesaggio muta, gli alberi passano da un giallo ocra ad un colore arancione caldo che trasmette calma e tranquillità.
Anche solo la strada per arrivare nella valle dell’Orsigna smuove qualcosa nell’anima. Mi è capitato spesso di trascorrere giornate e trekking nel bosco, ma quello che ho percepito ancora prima di addentrarmi nel bosco è stato unico.
Proseguendo la salita sui tornanti, ad un certo punto troverai un cassonetto verde sulla sinistra, quando lo vedrai capirai che manca davvero poco per arrivare a destinazione.
Capirai di essere giunto a destinazione perché vedrai il cartello della fotografia.
Orsigna casa di Terzani
Una volta parcheggiata l’auto entra nella stradina del complesso di Case Cucciani, e una volta arrivato in fondo gira destra per raggiungere direttamente l’ingresso del bosco.
Adesso inizia la magia.
Capisco perché Terzani dopo il suo girovagare abbia trovato, e deciso di trascorrere gli ultimi anni della sua vita qui, proprio dove si trasferì da bambino con la famiglia nel dopoguerra.
La pace che si sente è surreale, e no non è solo per via che siamo soltanto noi.
Già camminando sul sentiero si percepisce che questo luogo è carico di energie, la natura rigogliosa fa da padrona ed è un connubio perfetto tra spiritualità ed energia.
Il sentiero è molto semplice, presenta una piccolissima salita, e non si deve camminare molto, poco meno di 15 minuti, prima di arrivare al bivio con il cartello “albero con gli occhi”.
Il cartello indica l’arrivo nella radura che Terzani amava tanto.
“Il pensiero di questo posto m’è servito da bussola nei miei vagabondaggi nel mondo e quando ai miei figli, cresciuti sempre in paesi d’altri, ho voluto dare radici e mettere nelle memorie l’odore di una casa a cui legare poi la nostalgia dell’infanzia, ho imposto loro, come regola di famiglia, di passare ogni anno due mesi a Orsigna.”
L’Orsigna: ultimo amore dal libro In Asia Tiziano Terzani
Davanti ai nostri occhi si è mostrata, in tutta la sua bellezza, la radura che lo scrittore tanto amava.
Sulla sinistra si può ammirare tutta la valle, che riempie gli occhi di forme e colori.
Sulla destra invece si trova l’albero di Ciliegio, dove Terzani ha applicato degli occhi per far capire e trasmettere al nipote che ogni essere umano possiede un’anima.
La zona è circondata da sassi posizionati uno sopra l’altro, che con il loro equilibrio che sembra essere così precario, rendono l’atmosfera ancora più magica.
Sull’albero si vedono fotografie di Terzani, bandierine tibetane e doni attaccati dai pellegrini che sono passati in precedenza.
Una volta lì è come se il tempo si fosse improvvisamente fermato. Non c’era pioggia, non c’era freddo, non c’era vento che poteva distrarci.
Eravamo lì. In quel preciso istante e tutta la nostra attenzione era dedicata a vivere quel momento.
Ti sembrerà assurdo, ma è stato come se lui, in qualche modo, fosse lì con noi.
Adesso capisco il perché lui amasse quel luogo.
Abbiamo voluto lasciare anche noi il segno del nostro passaggio e lo abbiamo fatto con un bracciale preso in un’altro luogo che abbiamo trovato spesso tra le pagine dei suoi libri, il Myanmar al tempo chiamato Birmania, precisamente a Bagan al tempo di Terzani chiamata Pagan.
“Ci sono viste al mondo dinanzi alle quali uno si sente fiero di appartenere alla razza umana. Pagan è una di queste. Nell’immensa pianura, segnata solo dal baluginare argento del grande fiume Irrawadi, le sagome chiare di centinaia di pagode affiorano lentamente dal buio e dalla nebbia: eleganti, leggere; ognuna come un delicato inno a Buddha!”
Tiziano Terzani
Abbiamo trascorso circa mezz’ora in quella bellissima radura, ma poi il tempo ci ha impedito di rimanere ancora, era il momento di rientrare.
Orsigna cosa vedere
Prima di percorre il sentiero a ritroso, l’abbiamo ripreso lasciandoci alle spalle l’albero con gli occhi.
L’ Orsigna aveva ancora qualcosa da darci.
Camminando nel bosco abbiamo trovato 4 bellissimi porcini, e ci siamo goduti una stupenda passeggiata tra i magici colori del bosco che soltanto durante l’autunno dona.
Si, pioveva a dirotto, si, avremmo potuto scegliere una giornata migliore, ma sai che c’è? quel posto ci ha letteralmente chiamato e ci ha mandato dei segnali.
Credo nei segnali dell’universo e sono fermamente convinta che l’Orsigna quel giorno mi abbia scelto per farmi capire il mio.
Non prendermi per pazza, ti avevo avvisato all’inizio che all’interno dell’articolo avresti trovato tutti i miei pensieri e le emozioni provate in Orsigna, ed ecco..ho vuotato il sacco!
Orsigna ristorante
Per pranzo ci siamo voluti fidare di alcuni amici che ci avevano detto di un ristorante famoso per i tortelli.
Siamo stati all’Hotel ristorante la selva .
Un locale intimo, con arredi dei tipici luoghi montani Toscani e che propone ottimi piatti secondo la tradizione, e che ha ottime proposte vegetariane!
Avrei pensato a tutto, tranne al fatto che un ristorante in un luogo così distante dal turismo proponesse piatti vegetariani così buoni.
Dieci punti a favore dell’hotel ristorante la selva, che ti consiglio vivamente anche per soggiornare se deciderai di trascorrere un weekend in Toscana.
Tip: super consigliato per i vegetariani sono i tortelli ripieni di ricotta e spinaci al burro e salvia e la farinata di castagna con cavolo nero! Per gli onnivori invece tortelli con sugo al ragù e cinghiale con l’olive!
Abbiamo trascorso una bellissima giornata in Orsigna, scoprendo i luoghi di Tiziano Terzani e percorrendo il sentiero che conduce all’albero con gli occhi.
Una cosa è sicura, torneremo nella zona di Orsigna per percorrere il trekking che conduce all’albero con gli occhi, e per visitare la casa di Terzani.
Se non conoscevi Terzani e la storia dell’albero spero di averti incuriosito a venire a scoprire questa zona poco conosciuta della Toscana. Se invece ci sei già stato mi farebbe davvero piacere sapere se anche tu hai provato emozioni simili o diverse dalle mie.
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Come sempre per domande o dubbi non esitare a lasciarmi un commento.
Alla prossima avventura,
Arianna