Viaggio in America Latina : cambiamenti di priorità e prime volte

Giorno 80 del nostro viaggio in America Latina

Sarà il forte vento che fa muovere gli alberi così forte, la pioggia che da ieri cade incessante ma stamani proprio non riesco a dormire..

La testa è come un vortice e i pensieri si accavallano l’uno sull’altro.. cercano di farsi spazio, e io semplicemente li lascio scorrere..

Ma c’è ne uno in particolare che prepotentemente valica gli altri e che, in un modo nell’altro, mi porta a riempire questo foglio bianco… 

Adesso ci troviamo in Nicaragua dopo aver percorso la Colombia e il Costa Rica..80 giorni in viaggio, e penso spesso a tutte le paure che avevo prima della partenza, a quanti dubbi e notti insonni ho passato..

Come un fiume in piena metto nero su bianco questi pensieri mentre mi trovo a Leon in Nicaragua. Siamo in un piccolo ostello che si chiama EL Jardin, e si in effetti ha proprio un bel giardino tropicale.

Mi rilassa scrivere qui, così come fu quella volta della lettera sul perché abbiamo cambiato vita a 30 anni scritta in Colombia al El Cocuy

Viaggio Sud America

Ed è proprio osservando questo giardino che penso a quanto questo viaggio in America Latina sia stato importante per la mia crescita. Perché si, per me ogni viaggio ti cambia, ma questo in assoluto posso dire che è il viaggio delle prime volte.

Prima volta in Sud America.

La nostra prima volta che partiamo senza avere una data di ritorno.

Prima volta in ostello e bagno in comune.

La prima volta che mi porto il lavoro dietro e riesco a lavorare ovunque. Qualcuno direbbe nomade digitale, ma io non amo quelle due parole che ormai sono diventate così inflazionate e usate praticamente come se fosse una gara.

Prima volta che io e Francesco trascorriamo h24 insieme, e sì siamo ancora entrambi tutti e due interi..

Come è possibile che un solo viaggio doni così tante prime volte? Eppure è davvero successo, e ancora faccio fatica a metabolizzarle tutte.

Ma questi quasi 3 mesi in viaggio oltre alle prime volte mi hanno anche fatto capire tante cose, piccolezze a cui prima non facevo attenzione ma che negli ultimi mesi sono diventate importanti e, soprattutto motivo di felicità.

Quando sei un viaggiatore le priorità inevitabilmente cambiano, e con loro nel profondo anche tu lo fai. Per noi adesso felicità è trovare una doccia calda, un cane che ti fa le feste in strada, un tramonto dalle mille sfumature di rosa, un cielo stellato.

Già le stelle… 

Le ho sempre avuto sopra la testa e non gli ho mai dato la giusta importanza. Ma dopo che siamo stati mesi senza vederle l’universo a Popayan ci ha fatto un regalo : abbiamo visto la via lattea.

Alzando gli occhi al cielo ci siamo ritrovati sotto un tappeto punteggiato di stelle luminosissime.. è stato indescrivibile l’emozione di trovarsi lì sotto.

In quel momento mi sono detta: chissà quante volte il cielo si è mostrato così e io ero impegnata con altro..

Ma quando sei in viaggio riesci a fare caso ai piccoli momenti, alle piccolezze e tutto viene visto inevitabilmente in maniera differente.

Ne fai tesoro, come quando sei piccolo e i tuoi genitori ti portano al parco.

Sei felice, consapevole che quel momento non tornerà e devi viverlo a 360°.

Questa per me è una delle tante lezioni che questo viaggio mi ha donato.

E voglio scriverlo qui, su questo foglio bianco, per fare una promessa a me stessa, per essere sicura di non dimenticare come mi sono sentita quella notte, o tutte quelle volte in cui la felicità è stata una doccia bollette o un piatto di pasta al pomodoro..perché si fa presto a dire mi ha cambiato mentre si è in viaggio, il difficile arriva una volta che si rientra a casa, tra il caos e la frenesia della vita quotidiana.

Voglio imprimere nella mente i nostri sorrisi, le risate che ci siamo fatti io e Francesco per le cose più assurde, e per tutti quei momenti in cui ci siamo sentiti vivi come non ci era mai successo..momenti che inevitabilmente sono già un ricordo lontano, ma che rimarrano per sempre nel nostro cuore.

Prima di partire non ero convinta della decisione presa, non ero convinta della Colombia, di viaggiare in Sud America e del fatto di voler iniziare questa nuova vita proprio dall’America Latina…

Continuavo a ripetermi che per una come me follemmente innamorata dell’Asia sarebbe stato uno shock, chissà se mi piacerà mi ripetevo prima di andare a dormire ogni sera…

Ammetto che lo shock c’è stato, le prime settimane sono state difficili per me.

Dovevo ambientarmi, abituarmi alle persone, alla cucina, ai luoghi così diversi da quello a cui di solito ero solita vivere in viaggio.

Ma poi mi sono lasciata andare, ho fatto si che la mia corazza cadesse e mi sono aperta io per prima alle persone… e per una come me non è sempre così facile. 

Altra lezione che ho imparato e che mi porto a casa.

Durante questo viaggio abbiamo incontrato tantissime persone, alcune più estroverse altre meno, ma nessuno ci ha mai negato un sorriso o un aiuto.

Oggi posso dirlo, nonostante l’Asia rimane il mio posto del cuore, sono felice di aver intrapreso questo viaggio in America Latina.

Viaggiare Sud America

Sono uscita dalle mie zone di comfort, mi sono messa in gioco buttandomi in situazioni che probabilmente prima avrei evitato a priori.. e ne sono uscita vincente.

Tutto questo per dirti di non farti mai spaventare da ciò che è diverso.

Non lasciare che la paura di paralizzi evitando di vivere a pieni polmoni.

Non permettere a nessuno di toglierti la possibilità di metterti in gioco, di imparare cose nuove su te stessa e sul mondo che ti circonda.

Dal finestrino del bus ho visto scorrere paesaggi sempre diversi, in cima alla montagna mi sono sentita libera di raggiungere ogni mio desiderio, nei mercati mi sono lasciata trasportare dai profumi verso culture e tradizioni totalmente distanti dalla mia..quello che ho imparato in questo viaggio non me lo toglierà mai nessuno!

Se avessi dato ascolto a chi mi diceva che era una follia, se fossi rimasta a casa, al sicuro tra le mura della mia casa, probabilmente oggi non avrei tante delle consapevolezze che sento di aver acquisito.

E ti dirò di più, questo viaggio ha fatto bene anche alla mia relazione.

Entrambi oggi sentiamo che dopo 13 anni la nostra relazione ha raggiunto un nuovo stadio. Noi come coppia siamo sicuramente più uniti e consapevoli di quello che desideriamo realizzare insieme. 

E se la paura è di non farcela, sappi che è la paura di tutti ma per sapere o no se ci riuscirai puoi soltanto buttarti!

Il viaggio non è ancora finito, e noi non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserva….

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Tu come vivi i tuoi viaggi? come reagisci quando capisci che qualcosa dentro di sta cambiando grazie alle esperienze che vivi mentre sei fuori?

Scrivimelo in un commento, è sempre bello scambiarci pareri e pensieri.

Per qualsiasi domanda, richiesta o dubbio puoi lasciarmi un commento qua sotto e ti risponderò nel minor tempo possibile!

Alla prossima avventura

Arianna

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