Nel periodo della quarantena me la sono posta più e più volte questa domanda: tornerà mai la normalità? come sarà viaggiare dopo il coronavirus? Ho messo nero su bianco quelli che, nel periodo di lockdown, erano i miei pensieri I nostri viaggi dopo il Covid19 così da essere certa che le sensazioni che provavo in quei momenti rimanessero ben vivide dentro di me anche dopo.
Il momento “tanto atteso” è arrivato. Possiamo viaggiare, o almeno così si dice.
Ma la realtà dei fatti è che viaggiare dopo il coronavirus non penso sarà più lo stesso. Voli cancellati, voucher su voucher, sogni di viaggi lontani infranti, partenze rimandate… tutto questo mentre veniamo continuamente bombardati dalle notizie che i casi aumentano, anzichè diminuire, paesi che chiudono nuovamente, test, quarantene obbligatori etc..
In molti hanno optato quindi a vacanza tutte Italiane.
Il risultato? Chi si è affollato in spiaggia, chi in montagna. Spesso senza essere minimamente consapevole del luogo dove andava….casi in aumento e conseguenti polemiche su polemiche…..
Noi dopo due voli cancellati, senza inizialmente apparente motivo, per il Portogallo non ci siamo arresi e abbiamo volato in Scozia.
Mi ringrazio ogni volta che sento la tv per aver deciso di andare. Trovare l’aereoporto semi-deserto però, mi ha trasmesso un pò di inquietudine devo ammetterlo.
Io personalmente amo l’aria che si respira dentro un aereoporto.
Mi siedo li, ad osservare le persone, i loro movimenti le parole che dicono, sogno e immagino chi stanno lasciando, o chi vanno a trovare, come in un film senza mai però sapere il finale. Nel viaggio in Scozia tutto questo non c’è stato.
Nessun film strappalacrime al gate 5 per la famiglia che lascia andare la figlia per un viaggio lontano. Nessun brindisi al bar per un addio al nubilato.
Soltanto il silenzio.
Un silenzio ancestrale e impensabile per un luogo come quello.
Sguardi che si incrociano, forse anche dei sorrisi, coperti però dalle mascherine.
Il dispiacere però di quel momento è stato interrotto dal momento dell’imbarco: entriamo nell’aereo, tutti a debita distanza, mettiamo la valigia nella cappelliera e ci sediamo.
Lato finestrino, per godere di ogni istante.
L’aereo prende quota, e piano piano il paesaggio sotto di me si fa piccolo.
Come mi è mancato quel momento. Come mi mancava quella percezione di sentirmi un esserino minuscolo in confronto alla grandezza del Mondo. Istintivamente mi verrebbe da abbassarmi la mascherina, scambiare due parole con lo sconosciuto che mi trovo accanto.
Non si può. Non si sa se chi ti trovi accanto ha rispettato le regole e se la mascherina che indossa è indossata da meno di quattro ore, la paura c’è e si percepisce.
Viaggiare dopo il coronavirus: niente più toccate e fuga?
Durante il viaggio ho scritto una nota sul mio iphone: torneranno i weekend toccata e fuga nella capitali Europee?
Con le normative sempre in cambiamento, ci avvieremo forse verso un turismo più lento e consapevole?
Ho notato che per molti adesso viaggiare è diventata quasi una “gara”, come se smarcare più punti sulla cartina ci facesse essere migliori di altri. Il viaggio, era talmente tanto una normalità che spesso veniva travisato il vero significato di VIAGGIARE.
Si parte per perdersi, per ritrovarsi, per conoscersi, per superare le proprie paure. Per imparare nuove usanze e costumi, per sentirsi liberi per capire che spesso i nostri problemi sono davvero millesimali confronto a quello che c’è in giro.
Si parte per crescere, per migliorarsi e, per vedere mondi lontani così diversi da quello che siamo abituati a vedere. Ma non si dovrebbe mai partire per una competizione.
Per dire io li ci sono stato, li pure etc… che poi una gara con chi? con l’ego che contraddistingue il genere umano.
Spero che questa situazione assurda apporti dei cambiamenti sul modo di pensare al Viaggio.
Sapete cosa ho notato quando eravamo in Scozia? le persone necessitavano di tornare a sentire il contatto con le persone.
In alcune località dove abbiamo soggiornato, gli abitanti abitano sperduti, capite bene che i turisti sono uno dei pochi modi per avere contatto con qualcuno. Questo l’ho percepito dal primo instante.
Senza bisogno di troppe parole, perché in queste occasioni, sono gli occhi che brillano che parlano al posto nostro.
Sono felice e grata per essere partita, grata per aver sorriso, anche sotto ad una mascherina a tutte le persone che ho incontrato.
Grata per aver vissuto questo viaggio ancora più intensamente degli altri, di essermi meravigliata come una bambina davanti ad una cascata, e di aver pianto difronte ad un tramonto.
Non so quando tornerà la normalità, che poi anche su “normalità” dovremmo aprire un capito a parte”, e se viaggiare dopo il coronavirus avrà un impatto definitivo su tutto quello che conoscevamo.
Ma spero che tu quando sarà il momento di tornare a prendere un volo, e magari andare a fare quel viaggio che sogni da una vita, possa sentirti grata tanto quanto lo ero io.
Spero che tu possa amare ogni singolo momento.
Possa gioire e apprezzare le piccolezze. Che tu possa goderti ogni buca, ogni acquazzone, ogni imprevisto che affronterai in viaggio….perché il vero viaggio non lo fa solo la destinazione.
Quali sono i paesi sicuri dove andare:
Le normative cambiano continuamente, quello che oggi sto scrivendo potrebbe non essere più valido domani. Ecco perché prima di partire è sempre bene consultare il sito della Farnesina http://www.viaggiaresicuri.it/.
Quelli che vi elencherò qui sotto sono i paesi dove attualmente si PUò andare:
- Paesi UE : Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco, sono consentiti gli spostamenti anche per motivi turistici senza obbligo di quarantena al rientro, è necessaria però una autodichiarazione.
- Paesi UE : Croazia, Grecia, Malta, Spagna,Romania, Bulgaria, per chi rientra in Italia oltre alla autodichiarazione dovranno anche aver effettuato un tampone nelle 72 ore antecedenti al rientro, oppure effettuarlo in aereoporto o entro le 48 ore.
- Resto del Mondo: In alcuni casi gli spostamenti sarebbero anche consentiti, ma le frontiere come ben sappiamo sono chiuse.
Questa cari viaggiatori è la situazione al momento. Rispettiamo le regole nella speranza che tutto passi velocemente.
Mi piacerebbe molto sapere se voi avete già preso un volo per andare fuori Italia oppure avete scelto il bel paese per le vostre vacanze.
Puoi lasciare un commento qui sotto e ti risponderò al più presto.
Se ti và puoi leggere leggere l’articolo scritto in quarantena
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Che meraviglia questo tuo articolo, quello che dici degli aeroporti, del sentirsi così piccoli! Condivido ogni parola!!
Più che mai di attualità la domanda che poni, adesso poi mette ancora più i brividi pensare a quello che ci aspetta! E però io spero ancora che la situazione cambi, che arrivi il vaccino e che arrivi a tutti❤️