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Il viaggio di 30 mesi per riscoprirsi

Tempo di lettura: 5 minuti

“Un viaggio riesce a farti scoprire lati di te che non conoscevi, può farti cambiare idea su quella che volevi fosse la tua vita e il tuo futuro”

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Agoba

Inizia con queste parole l’intervista fatta a Diana e Yusei, alias Agoba su Instagram. Davanti allo schermo trovo due ragazzi con degli splendidi sorrisi. Dopo i primi minuti di presentazioni, iniziamo subito ad entrare nel vivo della nostra chiaccherata, che vuole portare un pò di chiarezza sulla loro scelta di partire a tempo indeterminato per un viaggio che li ha cambiati nel profondo.

Ma prima di raccontare dell’intervista ti ricordo che puoi leggere tutte le altre interviste nella sezione interviste ad expat , e sul mio profilo Instagram puoi vedere live, e fare domande, nelle interviste che periodicamente faccio con expat di tutto il mondo!

Diana e Yusei si sono conosciuti nel 2015 a Firenze, dove entrambi lavoravano come commessi. Diana ha studiato moda, e Yusei è un modellista. Il loro viaggio è stato come quelli che si leggono nei libri, 30 mesi senza mai tornare a casa. Un sogno per molti, ma che ovviamente comporta anche a delle rinunce, una vera e propria scelta di vita come ci raccontano i ragazzi.

Il viaggio che li ha visti attraversare Mongolia, Cina, Giappone, Filippine, Indonesia, Australia, Nuova Zelanda, Vietnam, Laos, Cambogia, Thailandia, Malesia, Borneo.

Un viaggio alla scoperta di se stessi, che gli dato anche, una visione più ampia sulle problematiche ambientali che abbiamo sul nostro pianeta. Gli ultimi mesi in giro per il mondo hanno iniziato a ripulire le spiagge, immaginando di aprire un b&b, che avesse il minimo impatto ambientale. Sono però certi, che se non fossero partiti e non avessero visto un mare così tanto inquinato, questa idea nemmeno li avrebbe sfiorati.

Pronti a leggere, e sognare, tramite le loro parole?

Iniziamo!

Quali sono state  le motivazioni che vi hanno spinto a partire per il vostro viaggio?

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Diana e Yusef in Cambogia

D: Tutto è nato dalla voglia dare un cambiamento alla monotonia che stava prendendo il sopravvento nella nostra quotidianità a Firenze. Il primo giorno che abbiamo preso casa insieme mi sono resa conto di non essere soddisfatta della vita che stavo facendo.

D: La vita che avevamo non rispecchiava al 100% quello che volevo fare, mi sono detta: ho 25 anni voglio conoscermi, ascoltarmi, imparare altre culture. Propongo a Yusei di andare a Londra. Io già avevo fatto lì un’esperienza, e nonostante lui fosse soddisfatto del suo lavoro e della vita a Firenze, accetta la mia proposta.

Nasce nasce cosi l’idea di fare un anno sabbatico.

Y: Decidiamo di partire dal Giappone, visto che lì avevo la mia famiglia. Poi seduti al tavolino ci siamo detti ” però dai come zona potremo allungare fino alla Cina, però anche alle Filippine etc etc…

Quando siete partiti quali erano le esperienze che pensate di vivere, o avreste voluto provare?

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Diana su una spiaggia nelle Filippine

D: Sicuramente la realtà da Backpacker. Vivere lontano dalle comodità e cimentarsi nella vita delle persone dei luoghi che visitavamo, mettersi in gioco e conoscere usanze diverse dalla nostra.

Domanda un po’ delicata, ma che sono sicura interesserà a molti: In questi 30 mesi in viaggio come vi siete mantenuti?

D-Y: Abbiamo iniziato a metterci i soldi da parte 1 anno prima. Ma erano davvero una piccola cifra, così ci siamo dati un budget di 15€ al giorno. In posti però come la Cina, Loas, Cambogia ne abbiamo spesi decisamente meno. Fermandoci in luoghi come la Nuova Zelanda o l’Australia, facendo il WORKING HOLIDAY VISA, siamo riusciti a mettere da parte qualcos’altro che ci ha permesso di continuare il nostro viaggio.

D: Viaggiando con i mezzi pubblici, facendo CouchSurfing con un pò di adattamento, si può davvero viaggiare per mesi con pochissima spesa.

Una volta rientrati a casa, il viaggio come ha cambiato il vostro modo di approcciarvi e vivere la vostra vita?

D: è cambiato il nostro approccio al cambiamento. Svegliarsi la mattina con calma e godersi un alba. Vivere le giornate lentamente, imparando anche dalle persone del luogo, ti insegna l’importanza di prendere del tempo per te stesso.

D-Y: Prendere i problemi e le difficoltà con più filosofia, e cercare di trarre sempre il lato positivo da ogni situazione.Abbiamo capito il significato di vivere il presente, il famoso “qui e ora”. Cercando di apprezzare ogni momento e imparando ad approcciarci alla vita con una chiave di lettura totalmente diversa.

Quali consigli dareste a chi vuole fare un esperienza come la vostra, ma si sente bloccato dalla paura di circostante diverse, sicurezza etc?

Y: Essere in coppia ci ha fatto essere più sereni, perché ovviamente ti riesci a supportare a vicenda.Se c’è da fare qualcosa non ci pensi due volte.

D: Penso che sicuramente fare un’esperienza del genere in due possa avere i suoi vantaggi. Da solo magari ti puoi peritare a fare delle cose, ma è altrettanto emozionante e bello fare determinate esperienze anche se soli. Purtroppo la società in cui viviamo (soprattutto per le donne) ci mette “paura“, nel fare esperienze in solitaria. Ma basta mettere il naso fuori casa, per rendersi conto che le paure sono infondate. Uno dei paesi dove, ad esempio, mi sono sentita sicura ad ogni ora è la Cina.

Se ne fate un problema di soldi, non fatevelo. Scoprirete che per alcuni paesi ci vuole molto meno di quello che pensate. Quando sarà possibile, assolutamente partite, perché è una delle esperienze più belle e gratificanti che si possa fare.

Un luogo da cui partire? L’ Australia per un esperienza di lavoro, con viste straordinarie!

Qual è stato l’insegnamento più grande che avete portato a casa da questa esperienza? E che vi ha confermato il Mondo ormai è la vostra casa?

D: La consapevolezza di noi stessie del tempo. Abbiamo capito che la diversità ci accomuna tutti.Sono i piccoli passi che ti conducono alla felicità. Chi viaggia, aprendosi alla cultura,  diventa un cittadino del Mondo.  L’occhio si amplia sul mondo intero. Da li, ti rendi conto realmente di tutte le problematiche che ci sono. Inquinamento, surriscaldamento globale e inizi a smettere di guardare solo quello che hai davanti. Riesci ad avere una visione diversa di tutto ciò che ti circonda.

Diana e Yusei attraverso il viaggio si sono imparati a conoscere, hanno capito dell’importanza del vivere ogni attimo. Siamo bombardati di notizie, di cose da fare, di impegni, che spesso dimentichiamo la cosa più importante.

NOI STESSI.

Come dargli torto? adesso che stiamo, con le dovute precauzioni, tornando in giro per il mondo ti piacerebbe fare un’esperienze del genere?

Dopo aver ascoltato la loro storia, non posso che auguragli il meglio e fargli un grandissimo imbocca al lupo.

Per seguire le avventure di Diana e Yusei seguili su Instagram!

Se hai anche tu una storia da raccontare contattami! programmeremo insieme la prossima intervista!

Alla prossima avventura,

Arianna

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